MENNEA
MIA INTERVISTA/articolo - UN RICORDO INCREDIBILE - CHAPEAU!! PIETRO MENNEA, COME DIVENTARE UN GRANDE CAMPIONE Una vita da definire leggendaria: campione olimpionico di Mosca ’80, record-man del mondo sui 200 metri piani e perfino quattro lauree, all’insegna di una mente ricca di forza, capacità e saggezza. Stiamo parlando del docente al Parlamento Europeo Pietro Mennea, protagonista ieri sera, in piazza della Repubblica, dell’incontro denominato “I valori etici della prestazione sportiva”, promosso dalla “Fondazione Gabriele Cardinaletti Onlus”. “Non sono un predestinato, non sono nato per far registrare grandi risultati”, afferma Pietro Mennea davanti a circa 300 ascoltatori, tra cui il neo-sindaco del Comune di Jesi Massimo Bacci e il Presidente del Coni Ancona Fabio Luna. “Ho raggiunto i risultati che tutti conoscono lavorando sodo per 365 giorni l’anno, allenando la fatica, sconfiggendola e soffrendo fino in fondo. Mi allenavo di notte, a Pasqua, a Capodanno, a Natale e alcuni custodi non potevano più vedermi – scherza il numero uno al mondo della categoria - Un grazie particolare ai miei genitori, specialmente a mia madre, che mi hanno insegnato le cose più umili e nel contempo importanti della vita”. Sudore, umiltà, motivazioni e tanto sacrificio alla base del successo: “I campioni possono nascere ovunque, anche a Barletta, l’importante è avere gli stimoli e gli elementi giusti quali determinazione e massima fiducia in se stessi. Voglio aggiungere che la mia razza ha una rabbia e testardaggine migliori di quelle di Steve Jobs. Il famoso giornalista Gianni Brera si stupì della mia mente, definendola addirittura mesopotamica!”.