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#TBSTYLE

STAR 4.0

INTERVISTA INEDITA: A TU PER TU CON TIZIANO BRUNO, FASHION INFLUENCER TORINESE
Un mondo in continua evoluzione. Nuove tecnologie, nuove applicazioni, nuovi prodotti sul piatto. La comunicazione e la pubblicità sono state investite negli ultimi anni da profondi mutamenti che si ripercuotono su una serie infinita di attori. I nuovi modelli comunicativi online hanno stravolto il nostro pianeta, andando a comporre modalità del tutto innovative di fare business. Piccole realtà e colossi aziendali stanno toccando sempre più con mano la nuova era digitale in cui sono avvolti, con tutte le conseguenze che ne derivano. Una forma di pubblicità sempre più diffusa sui social network è rappresentata dagli
influencer. Ma che significa realmente la parola influencer? Potremmo affermare che non esiste una definizione univoca. Il termine più generico potrebbe indicare un soggetto che può contare su una certa fama e soprattutto credibilità su una tematica concreta, arrivando perfino a tramutarsi in un testimonial d’eccezione per un determinato marchio. Il cosiddetto Brand Ambassador, tanto per intenderci, che accetta di indossare abiti eleganti di rilevanti brand internazionali, promuovendo un determinato prodotto, cenando magari nei più lussuosi ristoranti di pesce o a bordo di una limousine. Il tutto grazie ad una forte presenza sui social network quali ad esempio Instagram. Gli influencer, in altri termini, sono soggetti che possono davvero basare la loro vita sull’aspetto pubblicitario, esportando una vera e propria professione, un nuovo lavoro a tutti gli effetti. Di queste opportunità digitali hanno saputo approfittare personaggi del calibro di Chiara Ferragni o Mariano Di Vaio i quali possono vantarsi di avere fiumi e fiumi di milioni di follower. Per analizzare più nel dettaglio il fenomeno dei fashion influencer, siamo partiti da una panoramica generale elaborata dalla gentile Ilaria Decaro, classe ’91, laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi dal titolo “Il fenomeno degli influencer sul Web 2.0”, approfondendo poi la specifica tematica con Tiziano Bruno, uno dei fashion influencer più in voga nel Nord Italia. Tiziano Bruno è nato a Torino nel 1994, fin da piccolo è stato affascinato dal mondo della moda, dello stile e della pubblicità. Tra i suoi numerosi hobby e interessi ci sono la musica, i viaggi e le letture specializzate. Nel periodo trascorso in Gran Bretagna  ha avuto le sue prime esperienze professionali. Nel 2012 si trasferisce ad Alassio, incantevole location della costa ligure, il rifugio sicuro tra un viaggio e l’altro come lui stesso ribadisce. Nel 2014 ha partecipato al prestigioso concorso Elite Model Look, risultando tra i primi dieci finalisti. Ha dunque iniziato a collaborare con importanti brand internazionali e, in seguito alla partecipazione a Pitti Uomo, ha focalizzato i suoi interessi sui social media, riscontrando un notevole feedback specie su Instagram dove attualmente vanta più di 215.000 follower, grazie anche all’elevato impatto dell’hashtag #TBSTYLE. Tappe fisse del suo bagaglio artistico la partecipazione alla Torino e Milano Fashion Week, il Festival di Cannes e quello di Sanremo, oltre a numerosi e prestigiosi eventi e fiere internazionali a cui viene costantemente invitato quali Pitti Immagine Uomo. Per tale motivo è stato creato il suo nuovo sito come Fashion Influencer Marketer, denominato www.tizianobruno.it. Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il celebre #TBSTYLE
Ciao Tiziano, sappiamo tutti che sei un fashion influencer di primo livello nel Nord Italia e nutri la stima e l’affetto di tantissimi follower che ogni giorno si piombano sui tuoi canali social Instagram e Facebook. Vuoi un attimo spiegarci chi è davvero #TBSTYLE? “Sono un giovane piemontese di 23 anni che ha avuto la fortuna di svolgere numerosi ruoli diversi tra loro. Ho iniziato a lavorare come fotomodello e ciò mi ha offerto la concreta possibilità e opportunità di creare legami forti e costruttivi nel mondo fashion. In concomitanza con l’esplosione dei social network, ho deciso una volta per tutte di provare a focalizzarmi su questa nuova figura del fashion influencer. Una figura che sta crescendo giorno dopo giorno e che offre opportunità molto ma molto importanti. Al momento posso dire e ribadire di aver raggiunto, con orgoglio e tenacia, buonissimi risultati in poco tempo. Devo continuare su questa strada, con la solita grinta e determinazione. Ogni passo falso è vietato, dunque tra gli ingredienti fondamentali ci devono essere umiltà e forza mentale, altrimenti il cocktail sarà tutt’altro che prelibato”
Partiamo con una domanda semplice e leggera, ma non di certo scontata… Qual è il tuo social network preferito? “Sicuramente Instagram che rappresenta ad oggi la piattaforma comunicativa che mi ha definitivamente lanciato verso il pianeta degli influencer. Quando ho iniziato, dovevo decidere su quale social investire più tempo per ottenere i migliori risultati. Instagram è un social legato soprattutto alle immagini ed avendo io sempre lavorato (ndr come fotomodello) con fotografi, mi è risultato semplice riuscire a far combaciare le due cose e a creare un profilo con foto di ottima qualità da poter postare. Spesso capita di vedere influencer con più canali social, però simili nei contenuti; io ho preferito focalizzarmi più su uno e Instagram è risultato essere, per le caratteristiche che ha, il più adatto a me. Senza nulla togliere a Facebook, che rimane il pilastro più importante a livello social. Anche su Facebook sto procedendo a gonfie vele a livello di immagine. E proprio su Facebook ho vari progetti da far esplodere, ma magari te li svelerò in un’altra occasione”
Hai un target preciso a cui ti rivolgi? “Credo di poter dire che la maggior parte dei miei follower siano dei miei coetanei, i quali magari mi seguono per carpire qualche segreto sulle nuove tendenze di moda, essendo il settore sul quale mi focalizzo maggiormente. Ma non solo i giovani mi seguono. Mi spiego meglio: mediante gli strumenti e modelli di analisi offerti da Instagram, in questi anni sono riuscito a farmi apprezzare anche da utenti più adulti. Utenti per così dire più vissuti che il più delle volte si piombano sui miei canali social testimoniando il loro calore e la loro stima nei miei confronti. Ciò non può che rendermi molto felice. Tutto ciò penso sia dovuto al fatto di aver collaborato, non solo con marchi legati al mondo degli under30, bensì con brand che abbracciano fasce d’età superiori. La collaborazione più longeva, legata a quanto appena detto, è quella con la ‘Maison Carlo Pignatelli’ conosciuta in tutto il mondo per i suoi abiti da sposa e cerimonia. Tale situazione, lo ribadisco, mi ha permesso di poter abbracciare diversi target e di farmi conoscere a una fetta maggiore di pubblico. Ciò rappresenta palesemente un vantaggio rispetto agli altri influencer, che decidono di dedicarsi solo ad una fascia d’età specifica, precludendo così la possibilità di farsi conoscere il più possibile”
Quali sono gli elementi e le caratteristiche che dovrebbe avere un influencer? E cosa pensi apprezzino di te i tuoi follower? “Di certo non siamo portatori di malattie e non abbiamo l’influenza (scherza, ndr) ma siamo dei ‘portatori sani’ di idee e trend, che influenzano il pensiero dei nostri seguaci, portandoli poi ad imitarci. Indubbiamente la caratteristica principale dell’influencer è quella di suscitare nei follower ispirazione. Per fare ciò dobbiamo, in primis, essere noi ispirati da qualcuno ma senza esserne influenzati, per riuscire a esprimere il nostro concetto senza deviazioni causate da altri. L’influencer deve lui per primo non essere influenzato per riuscire ad influenzare. Bisogna essere sempre se stessi e credo sia proprio questo ciò che le persone stimano di me. Devo dire che ho un ottimo rapporto con i miei follower e cerco di essere sempre spontaneo e positivo quando condivido con loro spezzoni della mia quotidianità.  
Mi piace spartire i miei momenti più belli con gli altri e anche quando mi accadono cose negative, provo sempre a vedere il lato positivo ed è ciò che cerco di trasmettere sui miei social.  Insomma, guardo sempre il bicchiere mezzo pieno, cercando di rispecchiare il più possibile ciò che sono nella realtà sui social. In altre parole non esiste Tiziano influencer e Tiziano nella vita reale: sono sempre io”
Quali sono i passi falsi che non bisognerebbe commettere di fronte ai propri follower? “Non siamo individui perfetti, errori ne commettiamo tutti i giorni! Credo che la strategia, si fa per dire, di mostrare sui social, che è sempre tutto perfetto, sia uno degli errori più grandi che possa commettere un influencer agli occhi dei propri follower. Nel lungo periodo si risulterebbe finti e poco credibili, con tutte le conseguenze che situazioni simili comportano. Ciò a cui aspiriamo è riuscire a conquistare e a mantenere la credibilità agli occhi dei nostri familiari, amici, conoscenti e di chi ci segue.  Mi viene da fare un gioco di parole un pochino malizioso (scherza, ndr), ma credo che il primo passo falso da non commettere di fronte ai follower sia quello di acquistare la credibilità, acquistando i fake follower. Tanti follower non significa elevata credibilità, esistono altri fattori che la creano come l’interazione, i direct, l’essere sempre presenti e disponibili a rispondere alle domande”
Un consiglio a chi vuole avvicinarsi al mondo dei blogger? “Partendo dall’inizio ciò che bisognerebbe subito fare è chiedersi ‘cosa vogliamo comunicare sui social, e a chi’. Si deve aver ben chiaro cosa si vuole fare, ovvero la specifica strategia, la mission e il target di riferimento.
A volte noi influencer diamo l’idea di voler fare i tuttologi e ciò ci porta ad essere amati o odiati dal web. Abbiamo nel contempo la possibilità di uscire dal nostro settore di riferimento per commentare o trattare settori affini quali possono essere il Food. Ciò che amo di questo mestiere è il fatto di poter seguire le mie passioni e di potermi ogni giorno reinventare trattando i temi che più mi aggradano. Uno può avere tante passioni ma deve poi decidere su quale specializzarsi. Consiglio quindi di partire da tante idee ma pian piano decidere quale tra queste è quella che vi rappresenta di più e dedicarci il maggior tempo possibile. Io sono partito con un mio sito, il quale mi ha aiutato a rafforzare la mia credibilità. Ormai i siti internet sono dei biglietti da visita virtuali.
Consiglio quindi di crearne uno qualora si decidesse di provare a diventare influencer, per poi passare ai social network”
Quale evento consiglieresti ad un giovane che vuole avvicinarsi a questo mondo? “Ce ne sono tanti bellissimi. Ma per capire bene quali sono le dinamiche base di questa realtà, consiglierei la Milano Fashion Week. Lì nel corso degli anni ho avuto l’opportunità di ritagliarmi uno spazio importante, nonostante lo straordinario livello dell’evento ed ho soprattutto avuto l’onere e l’onore di condividere alcune ore in compagnia di Mario Boselli, tanto per fare un nome, il vero signore della moda italiana, il gentiluomo di Como da diversi mandati presidente della Camera nazionale della moda italiana”
Concludiamo l’intervista parlando di un prestigioso riconoscimento che hai recentemente ottenuto, quello di Ambasciatore Stati Generali dello Sport e del benessere… Cosa ci vuoi dire a tal proposito? “Mi hanno consegnato la pergamena presso il Consiglio Regionale del Piemonte. Un riconoscimento prestigioso di come la mia attività fashion promuova con efficacia i corretti stili di vita e le buone pratiche che possono aiutarci a stare bene e in salute. Buon umore, gioia di vivere, alimentazione e bere di qualità e nelle giuste quantità, accompagnati dalla passione per lo sport e il movimento nella accezione più nobile e salutare. Sin dalla nostra giovane età. Anche questo nostro benessere, dunque, diventa un contributo positivo alla nostra società. Sono orgoglioso e felice di celebrare questo nuovo impegno preso nella mia città natale”
Caro Tiziano, ti salutiamo e ti auguriamo un forte in bocca al lupo per il tuo futuro professionale… Crepi il lupo. Grazie a voi, buona giornata –
intervista Daniele Bartocci


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